chatbot in continua diffusione

Qualche settimana fa i media generalisti hanno rilanciato, con malcelato allarmismo, una notizia diffusa niente meno che da Facebook: il social network più diffuso (e importante) del Web era stato costretto a interrompere alcuni studi sull’intelligenza artificiale dopo la scoperta che due bot avevano sviluppato un proprio metodo di comunicazione che si discostava dall’inglese.

Che paura le intelligenze artificiali!

Apriti cielo: è stato tutto un fiorire di articoli in cui si raccontava della deriva scientista e, soprattutto, dei possibili rischi per l’uomo derivanti dalla capacità delle macchine di autodeterminarsi al punto di creare una propria lingua. Ovviamente non siamo a questi livelli, perché si è trattato solo di due intelligenze artificiali che hanno adattato la grammatica inglese a un altro contesto, ma in modo non corretto, eppure questo può essere lo spunto per parlare in maniera meno allarmistica dei bot e, soprattutto, delle chatbot, che sono la grande tendenza del momento.

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Chatbot, una soluzione sempre più usata

Partiamo innanzitutto dal definire cosa siano le chatbot, ovvero piattaforme di messaggistica istantanea che consentono l’interazione degli utenti con dei bot, che offrono informazioni e risposte ai principali quesiti esposti dalle persone umane. Un servizio ormai così frequente che si può creare una chatbot personalizzata in meno di 10 minuti per ogni tipo di esigenza, come pubblicizzato sulla home page di Sms Hosting, una delle principali aziende italiane del settore.

I principali esempi in Italia e nel mondo

Ma quali sono i siti che hanno puntato su questo sistema? E quali sono le chatbot migliori in circolazione? Proviamo a vedere innanzitutto gli ambiti di diffusione di questi servizi, che spaziano davvero in ogni tipo di tematica quotidiana: si comincia dall’informazione, grazie soprattutto alle intuizioni di colossi come CNN e Wall Street Journal, che da tempo ormai offrono aggiornamenti su richiesta via FB Messenger, mentre un altro canale molto utilizzato è quello di Telegram, con numerosi canali di comunicazione che inviano messaggi in tempo reale o a scadenze prefissate agli iscritti.

Dall’informazione al business

Altro settore molto dinamico è quello del business, dove le chatbot diventano strategiche per offrire prime risposte alle esigenze dei clienti, sia attraverso Facebook e la sua piattaforma Messenger che con l’implementazione dei servizi sui singoli siti. Nella maggior parte dei casi si tratta di risponditori automatici, attivi lungo tutto l’arco della giornata, 24/7, che si prende cura degli utenti che necessitano di assistenza: anche la TIM ha scelto questa strada, seguita poi da altre compagnie di telefonia e non solo.

Le applicazioni più pratiche

Molto utili e interessanti sono le applicazioni delle bot alla vita quotidiana delle persone anche nella “vita reale”: in questo ambito, è Moovit a tracciare una direzione innovativa, offrendo (sempre su Messenger) un risponditore automatico che aggiorna chi utilizza i mezzi di trasporto pubblico su eventuali disservizi o, semplicemente, sugli orari della tratta di interesse. Anche in Italia ci sono esperimenti in questo senso, come quelli offerti dal Gruppo Torinese Trasporti e da RomaBusBot.

Anche la salute diventa automatica

Dal trasporto alla salute, perché le “intelligenze artificiali” sbarcano anche in questo ambito: l’esempio più noto nel nostro Paese è FarmacieBot, il sistema che sfrutta il sistema di geolocalizzazione dello smartphone per offrire all’utente un elenco delle farmacie presenti nell’area in cui si trova in quel preciso momento. A livello assoluto, poi, bisogna citare i casi di iCliniq, l’ospedale virtuale più grande al mondo, che consente di chiedere un consulto medico via bot, e di HealthTap, che ha la stessa funzione ma opera in ambiente Facebook.

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