Oculus Quest recensione

In redazione abbiamo sempre pensato che la realtà virtuale avrebbe rappresentato il futuro (non solo del gaming). Da quando, ormai più di cinque anni fa, abbiamo avuto il piacere di provare il nostro primo visore per la realtà virtuale, non abbiamo più smesso di informarci sui diversi visori, sulle loro applicazioni e suoi progressi che i VR ottenevano. Abbiamo così avuto modo di provare quasi ogni tipo di visore: Playstation VR, Samsung Gear VR, HTC Vive e, soprattutto, i modelli Oculus. Abbiamo provato dapprima l’Oculus Rift, poi l’Oculus Rift S e, finalmente, solo pochi mesi fa abbiamo avuto modo di provare uno dei visori che più ritenevamo interessanti, ovvero l’Oculus Quest.

Punto di forza del Quest, nonché elemento diversificante da tutti gli altri visori in commercio, è la sua natura di visore all-in-one, ovvero svincolato dal possesso di un computer per poter funzionare. Il Quest risulta così, a tutti gli effetti, una vera e propria console da gaming, avendo un suo hardware integrato che ne permette l’utilizzo senza bisogno di alcun computer o console esterna.

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Fin dal suo annuncio la nostra attenzione è rimasta alle stelle. Ma volevamo provarlo. Volevamo capire se una semplice Qualcomm® Snapdragon™ 835 fosse sufficiente per un VR dalle così alte pretese e se l’esperienza di gioco fosse soddisfacente.

Finalmente abbiamo avuto l’occasione di testarlo per un bel po’ di tempo. Ecco, quindi, le nostre valutazioni in merito.

Caratteristiche dell’Oculus Quest

Visore Oculus Quest e controller Touch

Specifiche e risoluzione

Come già accennato, il Quest è il primo sistema di gioco per la realtà virtuale che non richiede né cavi né computer da gaming per essere utilizzato. Questo perché all’interno del visore è montato un processore Qualcomm Snapdragon 835 Mobile VR Platform che ne permette il funzionamento in autonomia assieme ad una memoria RAM da 4 GB e ad uno spazio di archiviazione non espandibile di 64 GB o 128 GB.

Il display è un OLED con risoluzione 2880 x 1600 (1600×1400 per occhio) e aggiornamento da 72 Hz.

Il FOV, ovvero il campo visivo, è intorno ai 110°, poco meno del Rift e del Go.

Batteria

Non ci sono dettagli precisi sull’amperaggio della batteria. Generalmente la batteria del Quest garantisce all’incirca 3 ore di gioco, ma dipende dal tipo di applicazione che stiamo utilizzando. Online si trovi alcune guide interessanti, come quella di 360rumors.com, che spiegano come aumentare la durata della batteria con un po’ di fai da te.

Volendo si potrebbe utilizzare questo visore stand-alone anche attaccato al cavo di alimentazione, ma è una cosa che sconsiglio, almeno che il gioco non sia particolarmente statico. In ogni caso, la durata è sempre maggiore delle 2 ore, più che sufficienti quando si è soli, un po’ meno quando si è in compagnia.

Il tempo di ricarica, invece, si aggira attorno alle due ore.

Il prezzo

Il VR all-in-one di Facebook è acquistabile a due prezzi differenti in base alla memoria interna.

La versione più economica, da 64 GB, è disponibile a 449 €, mentre la versione da 128 GB è disponibile a 549 €. Oltre alla memoria interna non vi è alcuna differenza fra i due modelli di Quest. Devi quindi valutare l’acquisto in base all’uso che ne farai e al peso dei giochi che ti interessano, ricordandoti che la memoria non è espandibile.

Funzioni e controller

Una delle funzioni più interessanti è sicuramente il sistema di tracking Oculus Insight, il quale è in grado di convertire i tuoi movimenti all’interno del VR e offrire un tracking roomscale senza alcun bisogno di sensori esterni come capitava per i modelli di Oculus Rift più vecchi. Niente più basette al’infrarosso quindi, grazie al sistema di inside-out tracking (noto come tracciamento inverso della prospettiva), che permette di tracciare in modo molto preciso i tuoi movimenti nella stanza e quello dei controller.

Il sistema di tracking funziona in modo piuttosto semplice e intuitivo. Al posto dei vecchi sensori esterni sono state inserite delle telecamere direttamente nel visore, le quali sono in grado di stabilire la posizione del visore, dei sensori, del giocatore e, quindi, di tutti i movimenti che questo compie in uno spazio di circa 2 x 2 metri. Particolarmente utile è anche la funzione di passthrough, la quale permette all’utilizzatore del visore di comprendere quando sta per uscire dallo spazio di gioco definito, così da evitare di andare a sbattere. Questa è resa possibile attraverso la funzionalità del Guardian, il quale è in grado di definire e ricordare la zona di sicurezza delimitata così da evitare di farci andare contro.

Oculus Quest

Inoltre il Guardian è davvero semplice da utilizzare e se l’headset viene utilizzato sempre nello stesso posto non servirà neanche delimitare una nuova zona di sicurezza, perché il Guardian è in grado di ricordarla. In caso contrario basteranno pochi secondi per definirne una nuova, senza alcuna difficoltà.

L’audio inoltre è integrato ed ha un’ottima qualità che garantisce un’esperienza di gioco immersiva anche senza l’utilizzo di cuffie, le quali possono essere aggiunte grazie al jack da 3,5 mm presente sul visore.

Sotto l’auricolare è anche presente un interruttore per regolare la distanza interpupillare (IPD), così da impostare le lenti in base alle proprie preferenze.

Gradi di libertà

Altro grande passo in avanti fatto con Quest è il passaggio dai 3 gradi di libertà, o DoF, dell’Oculus Go, ai 6 gradi di libertà di questo modello, grazie ai quali si ha una sensazione di completa libertà e fluidità all’interno di un mondo diverso da quello reale. Diversamente da un DoF più basso, grazie ai 6 degrees of freedom del Quest hai la possibilità di immergerti in modo più reale nella realtà virtuale, non soltanto spostando il controller per dirigerti verso quella parte, ma anche di girate attorno ad oggetti tridimensionali.

Design

Nonostante per una console da gaming l’aspetto estetico sia la parte meno influente, va detto che il design dell’Oculus Quest è uno dei più belli. Le linee sono semplici e morbide e il tutto risulta ben progettato, solido e resistente ma anche sufficientemente leggero, caratteristica imprescindibile visto che va indossato.

Anche la scelta del colore, nero opaco, l’ho trovata azzeccata.

Le dimensioni sono di 120mm x 110mm x 90mm.

Sono disegnati ottimamente anche i controller, che non sono soltanto resistenti ma anche ergonomici, dando un ottimo feeling quando vengono stretti.

Contenuto della confezione

All’interno della confezione trovi:

  • 1 Visore Oculus Queste
  • 2 Controller Oculus Touch
  • 1 Alimentatore da 15 W, con caricabatterie USB-C
  • Batterie AA
  • 1 Distanziatore adatto alle montature per occhiali
Oculus Quest All-in-one VR Gaming Headset – 128GB
  • Una nuova dimensione di gioco:...
  • Realtà virtuale all-in-one:...
  • Sistema di rilevamento...

Come funziona

Funzionamento e settaggio dell’Oculus Quest sono in realtà molto semplici e intuitivi. Quando ti arriverà il visore a casa sarà sufficiente procedere alla sua configurazione attraverso l’applicazione che puoi trovare sul Play Store per Android o sull’App Store per iOS. In alternativa puoi scaricarla anche dal sito ufficiale di Oculus.

Inizialmente dovrai semplicemente connettere il visore wireless al cellulare, dopodiché iniziare la configurazione che in pochi passi ti permette di settare il Quest e cominciare la tua esperienza nella realtà virtuale.

Recensione Oculus Quest

Il Quest può essere utilizzato essenzialmente in tre modalità, ovvero quella Roomscale, Standing e Sitting. La prima permette al giocatore di muoversi in un’area di 2 x 2 metri. La seconda gli permette di muoversi, girarsi, accovacciarsi e raggiungere oggetti sul pavimento. La terza, invece, permette di sfruttare le potenzialità del VR anche da seduti, così da poterlo utilizzare anche in stanze senza spazio.

Una volta configurato ci si troverà all’interno di Oculus Home, un’area prestabilita all’interno della quale avrai modo di gestire tutto il mondo Oculus: potrai avviare i tuoi giochi, scaricarne di nuovi, scattare foto, avviare dirette e screening oppure navigare su Google e modificare le impostazioni del visore.

Trasmettere con Oculus Quest

Se pensavi che non fosse possibile utilizzare la funzione di casting sul Quest sbagliavi di grosso, perché esiste ed è semplicissima da impostare. Come su Rift S, dove si può vedere esattamente quello che sta vedendo il giocatore, grazie al monitor collegato al computer, nel Quest esiste la funzione nativa di casting, grazie al quale è possibile trasmettere ciò che si vede all’interno della realtà virtuale via WiFi.

Per iniziare a trasmettere puoi utilizzare o l’applicazione di Oculus oppure avviare una trasmissione direttamente da Oculus Home. Grazie a dispositivi come NVIDIA Shield, Chromecast Ultra o Chromecast Gen 3 puoi infatti trasmettere in modo davvero semplice su di uno schermo, così da rendere l’esperienza più belle, sociale e divertente. La trasmissione della realtà virtuale permette infatti di renderla fruibile anche gli spettatori, non soltanto al giocatore, così da renderla più interattiva e condividere l’esperienza di gioco.

Abbiamo avuto modo di testare spesso questa funzione, soprattutto durante i tornei di Beat Saber. Lo screening monitoring su smartphone Android risulta ancora piuttosto debole e sfortunatamente crasha molto spezzo, freezandosi senza modo di riprendere la diretta. Con Chromecast, invece, il casting funziona alla perfezione e anche la qualità della trasmissione è davvero ottima. L’unica cosa da tenere in considerazione è che trasmettendo via WiFi serve una connessione buona e, soprattutto, stabile. Il visore trasmette sia video che audio, quindi è consigliabile utilizzarlo mentre il giocatore indossa le cuffie, così da avere un’esperienza immersiva migliore e non creare confusione.

Giochi per il Quest

Inizialmente il Quest era stato rilasciato con un catalogo contenente una cinquantina di giochi, ma ad oggi è molto più corposo e garantisce giochi davvero sorprendenti. Personalmente, scusate la banalità, ma al primo posto metto senza alcun dubbio Beat Saber, un gioco che già da solo meriterebbe l’acquisto di un visore, come dimostrano i suoi dati di vendita.

Giocare con Oculus Quest

Beat Saber è una sorta di Guitar Hero per VR, ma è un rhythm game che personalmente trovo molto più immersivo e divertente, sia per chi gioca che per chi assiste alla scena.

Sono veramente tanti altri, però, i giochi che vale la pena acquistare sul Quest. Fra i più belli compaiono Super Hot, che sembra essere nato apposta per l’esperienza in realtà virtuale, Dead and Buried 2. Molto belli e divertenti sono anche Ballista, Journey of the Gods e Face Your Fears 2. Ho trovato, invece, poco soddisfacente Creed: Rise to Glory, il quale non sembra rispondere bene ai movimenti del giocatore. In pratica è molto più divertente per lo spettatore esterno che potrà vedere il giocatore tirare pugni e montanti all’aria.

Ma sono tanti altri i giochi validi su Quest, come:

  • Space Pirate Trainer
  • Star Wars: Vader Immortal Trilogy
  • Pistol Whip
  • Red Matter
  • Moss
  • I Expect You To Die
  • Espire 1: VR Operative
  • Apex Construct
  • Racket Fury
  • Dance Central

Esperienza di gioco

Quando compri un visore di questo tipo, l’unica cosa che ti interessa è che l’esperienza in game sia la migliore possibile. Ti interessa entrare in un’altra realtà e potervi immergerti completamente, sentirne partecipe.

Ho fatto provare il Quest a tanti amici, una quindicina quasi, e l’ho fatto provare ad adulti e anziani. Tutti, nessuno escluso, hanno avuto la stessa reazione: non volevano togliersi il visore di dosso. L’esperienza della realtà virtuale che assicura l’Oculus Quest è qualcosa di eccezionale e indescrivibile. Davvero, è complesso esprimere le sensazioni che si provano indossandolo.

Oculus Quest esperienza

L’angolo di visione piuttosto ampio e i gradi di libertà ci permettono di muoverci negli scenari creati dal Quest in modo completo e immersivo, quasi dimenticandosi di essere in un gioco.

Sì, è vero, la grafica non è ancora perfetta e, a volte, si può percepire l’effetto di screen door, ma tutto ciò è piuttosto ininfluente quando si gioca, perché l’esperienza è perfetta ed emozionante.

A migliorare ancora la giocabilità di questa console è la completa assenza di fili. Ho provato spesso anche il Rift S, ma con il Quest ti senti significativamente più libero di muoverti, sapendo di non essere legato ad un cavo. Ho notato molto questo aspetto che ancora di più mi ha fatto innamorare di questo spettacolare visore.

Comfort

Uno dei dubbi che avevo era legato alla comodità dell’headset. Sinceramente, dopo circa 15 giorni di gioco, posso assicurarti che è confortevole e piuttosto leggero. Ho fatto spesso sessioni di gaming da più di due ore e non ho mai sentito il Quest pesarmi o darmi fastidio.

Questo anche grazie al peso di appena 571 grammi, circa 100 grammi in più rispetto all’Oculus Rift, Go e all’HTC Vive.

Per fissarlo alla testa sono presenti tre cinturini in velcro fissati ad una fascia gommata a forma di triangolo posta nella parte posteriore della testa, anche questi molto comodi. Non sentirai alcun fastidio anche dopo un uso intensivo grazie alla buona distribuzione del peso.

Oculus Quest VS Oculus Rift-S

Lo ammetto: inizialmente ero molto indeciso se acquistare Oculus Quest oppure Oculus Rift S. In questo periodo, però, ho avuto modo di provarli entrambi e di arrivare ad una conclusione personale.

La realtà dei fatti è che sono due dispositivi diversi fra di loro. Dobbiamo infatti ricordarci che il Quest è pur sempre un visore stand alone ed è la migliore console portatile per il VR. Questo è il suo grande punto di forza. Va detto anche che il catalogo dei giochi per il Quest è comunque ben fornito e offre giochi davvero ben realizzati che garantiscono un’esperienza di gioco incredibile, come Beat Saber, Super Hot e Vader immortal.

In linea di principio, quindi, consiglierei l’acquisto di Quest assieme al Link, che ti spiego qui sotto cos’è, ma se vuoi sfruttare il tuo PC da gaming e immergerti in giochi più pesanti il Rift S è sicuramente la scelta più giusta per te.

Oculus Link

Da qualche tempo hai una ragione in più per acquistare il Quest. L’ultimo accessorio rilasciato è infatti l’Oculus Link, un cavo in fibra ottica che ti permette di collegare il tuo PC da gaming al visore stand alone Quest, in modo tale da giocare a tutti i giochi della libreria Oculus Rift.

Se, quindi, prima si era indecisi se acquistare un Rift S oppure un Quest, oggi penso che la scelta migliore sia quella di acquistare un visore Quest più l’Oculus Link, anche perché la risoluzione e la qualità dell’esperienza fra i due visori non è poi così differente.

Il cavo è lungo 5 metri ed è un USB 3.2 gen 1 Type-C.

Oculus Quest All-in-one VR Gaming Headset – 128GB
  • Una nuova dimensione di gioco:...
  • Realtà virtuale all-in-one:...
  • Sistema di rilevamento...

Recensione conclusiva

Quando è stato annunciato ho seriamente creduto che questa console stand-alone potesse rappresentare la punta di diamante della realtà virtuale e, dopo averlo provato, posso confermare questa mia sensazione.

L’Oculus Quest è il visore per la realtà aumentata più interessante sul mercato, un must have per chi vuole portare le proprie sessioni di gaming ad un livello successivo. Ma attenzione perché una volta provato non si torna più indietro: è troppo bello!

RASSEGNA PANORAMICA
Costo
Comfort
Qualità
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