“Your Name.” è il titolo internazionale di “Kimi no Na Wa”, letteralmente “il tuo nome”, ultimo successo del regista giapponese Makoto Shinkai. Del resto non potevo certamente farmi sfuggire un opera che ha demolito ogni record d’incasso, arrivando ad essere in pochi mesi il film d’animazione giapponese più visto nella storia del cinema, superando il record fin ora detenuto dal premio Oscar “La Città Incantata” di Hayao Miyazaki.
Omaggiato sia dalla critica che dal pubblico, “Your Name.” riscuote incredibile successo anche nel Belpaese, risultando secondo al botteghino già al primo giorno di programmazione. Se prendiamo atto della permanenza del film nelle sale, ovvero per le sole date del 23 24 e 25 gennaio, e considerando anche che la pellicola è stata proiettata in una ristretta cerchia di cinema, in conclusione il risultato è senz’altro strabiliante. Non stupisce quindi che Dynit abbia annunciato, in via eccezionale proprio per il successo riscontrato, altre due date italiane in cui sarà possibile vedere o rivedere il capolavoro di Makoto Shinkai: il 31 gennaio e 1 febbraio 2017. Un occasione d’oro per chi si fosse lasciato scappare uno dei migliori film d’animazione dell’anno.
Ma di cosa tratta, in fondo, “Your Name.”?
Trama (spoiler free)
Mitsuha Miyamizu è una studentessa delle superiori che vive nella tranquilla cittadina rurale di Itomori assieme alla nonna, nelle “Alpi giapponesi”. Lei è stufa della sua vita, piatta e noiosa, legata a doppio filo al tempio che la nonna conduce nelle veci di sacerdotessa, ed esprime una notte il desiderio di essere un ragazzo di Tokio.
Taki Tachibana è uno studente che vive proprio nel centro di Tokio, e lavora part-time nel ristorante italiano “Il Giardino delle Parole” come cameriere. Un giorno egli si sveglia nel corpo di Mitsuha, senza sapere che invece lei si è svegliata proprio nel suo corpo. Con il passare del tempo ed il susseguirsi di questi “strani sogni”, comunque casuali ed incostanti, Taki e Mitsuha capiscono che il loro scambio di corpo è reale. Essi quindi cominciano a collaborare lasciandosi messaggi sull’agenda ed intervenendo l’uno nella vita nell’altra, fin quando gli scambi s’interrompono all’improvviso, così come sono iniziati. E così Taki, deciso a contattare la ragazza, è costretto ad affrontare una sconcertante verità.
Recensione Your Name
“Your Name.” è innanzitutto una storia d’amore. Una storia d’amore fresca, frizzante, sconvolgente, piena di luce e del riverbero di mille sfumature iridescenti al lume della ragione. Sì, perché è proprio la sceneggiatura a trasformare quello che potrebbe sembrare un visto e rivisto romanzo rosa per ragazzi, in un capolavoro ricco di sfaccettature.
La pellicola si tinge dei toni del para naturale, echeggia delle atmosfere del disaster movie, si muove sinuosa nell’ambito del sci-fi rielaborando il tema del tempo in maniera fresca e brillante. Rappresentato dai fili che Mitsuha intreccia nel tempio con la nonna, proprio come questi il tempo si accorcia, si allunga, s’intreccia e s’aggroviglia.
“Your Name.” è una storia d’amore, sì, ma oltre la facciata principale, nel retrobottega, si nasconde un dedalo di significati da scoprire, da scorgere ed interpretare. Osservate lo schermo con attenzione, e fatevi cullare dalla potenza narrativa di Shinkai.
Tecnicamente l’opera, seppur non si accosta al foto realismo scenografico de “Il Giardino delle Parole”, si attesta comunque su standard all’avanguardia. Ogni fotogramma è una composizione dalla cura incantevole, fattore che avvicina in tal senso il regista al maestro Miyazaki. L’assenza di CGI, le animazioni studiate con dovizia di particolari, la colonna sonora dal sapore rockeggiante composta dalla band giapponese “Radwimps” ed un elaborata regia ricca di piani sequenza e scorci pittoreschi, rendono “Your Name.” il capolavoro che consacrerà Shinkai nella storia dell’animazione.
Un difetto? Per quanto la pellicola intrattenga per un’ora e quarantacinque minuti all’incirca, una parte di me avrebbe desiderato che il film si fosse dilungato di più per approfondire alcuni elementi, come lo stesso rapporto tra Taki e Mitsuha, o quello tra Taki e la capo cameriera. Sappiamo dallo stesso regista che egli aveva in serbo alcune cose che non ha potuto inserire a causa dell’esaurimento del budget in fase di produzione.
Ora siamo curiosi di sapere le vostre recensioni e i vostri pensieri su Your Name, quindi commentate qui sotto e fateci sapere. Noi vi aspettiamo su Contea Geek per altre entusiasmanti novità.