Oggi siamo qui a parlare di cosplayer e per farlo abbiamo realizzato uno studio a livello nazionale sul fenomeno del cosplay in Italia, che andasse a definire le caratteristiche di questo fenomeno nella nostra penisola. Per farlo abbiamo intervistato più di un migliaio (1610) di appassionati di cosplaying, alla quale sono state sottoposte più di venti domande per andare a definire questa tendenza.
Il risultato di questa ricerca è stata molto interessante e ci ha permesso di rappresentare con grande accuratezza alcune delle sfaccettature più caratteristiche di questo mondo, rivelando alcune incongruenze di pensiero e alcune particolarità.
Prima di vedere assieme il risultato del sondaggio, è necessario definire, per chi non è del settore, quello di cui stiamo parlando.
Cos’è il cosplay: traduzione e significato
Cosplay è un termine che nasce dall’unione di due diverse parole inglesi, ovvero costume e play, ed è un fenomeno che vede milioni di appassionati interpretare i personaggi che più amano, provenienti dal mondo del cinema, degli anime o dei videogame. Un cosplayer è colui che realizza i costumi e tutti gli accessori, per poi recarsi alle fiere e agli eventi interpretando il personaggio nel modo più convincente possibile.
Il termine play all’interno della parola non si limita a indicare il fatto che i cosplayer stiano indossando i panni di qualcun altro, ma che stanno cercando di immedesimarvisi, di comportarsi come farebbe lui e di assumerne tutte le caratteristiche e i modi di fare più famosi, per dare maggiore credibilità all’interpretazione.
Studio nazionale sul fenomeno del cosplay in Italia
Le prime domande che sono state poste nel sondaggio sono state fondamentali per andare a comprendere che tipo di campione caratterizzasse il nostro studio. Il sondaggio è fortunatamente stato compilato quasi unicamente da cosplayer o da chi conosce particolarmente bene questa realtà. Vediamo nel dettaglio le prime domande:
Quanti anni hai?
Come si evince dal grafico, il pubblico è piuttosto vario, anche se, come ci aspettavamo, la componente maggiore è quella più giovane, dai 16 ai 35 anni, che comprende da sola l’87,4 % degli intervistati. Gli over 35 si attestano comunque con un buon 8,9 %, mentre i minori di 16 anni si attestano con un misero 3,7 %.
Sai cosa significa cosplay?
Questa domanda era ovviamente fondamentale per andare a comprendere se gli intervistati conoscessero davvero il mondo del cosplaying oppure ne avessero semplicemente sentito parlare. Quello che si può evincere è che la quasi totalità degli intervistati conosceva il significato.
Hai mai partecipato a fiere ed eventi nerd/geek?
Un risultato che non sorprende questo, e che ci aiuta a comprendere come la maggior parte degli intervistati sia effettivamente dentro il mondo degli eventi nerd e geek e che ben comprenda e conosca il mondo del cosplaying.
Quante fiere/eventi hai frequentato?
Questa è l’ultima domanda che abbiamo rivolto per individuare il pubblico votante. Questo grafico è particolarmente utile perché ci ha permesso di capire che gli intervistati non erano alle prime armi, né si approcciavano ora a questo mondo, che invece ben conoscevano, tenendo conto che il 76 % degli intervistati aveva frequentato più di 5 fiere e che, il 36,7 %, ne aveva addirittura frequentate più di 10.
Gli intervistati
Quello che si è potuto evincere dall’osservazione e analisi dei grafici sovrastanti è che più del 75% degli intervistati conosceva particolarmente bene sia il mondo del cosplaying che il contesto nel quale è inserito, ovvero quello degli eventi, delle fiere e, in generale, del mondo nerd e geek
I cosplayer in Italia e le loro abitudini
A questo punto abbiamo voluto comprendere quanti degli appassionati intervistati fossero effettivamente cosplayer e, soprattutto, quanta fosse la loro esperienza e quali fossero le caratteristiche più frequenti e comuni nei cosplayer italiani.
Hai mai fatto cosplay?
Solo il 68,4% degli intervistati ha risposto positivamente a questa domanda, cosa che in realtà ci ha stupito perché credevamo che quasi la totalità degli intervistati avesse realizzato almeno 1 cosplay. Presumibilmente la maggior parte di coloro che hanno risposto negativamente sono i più giovani, che ancora non possono permetterselo o non hanno le competenze per farlo, e gli adulti, che magari guardano questo mondo con grande interesse, ma senza approcciarvisi realmente.
Se si quanti personaggi hai interpretato?
Questo grafico spacca in realtà in due i cosplayer che si sono prestati al sondaggio. Il 36,2% sono cosplayer ancora acerbi, che si sono avvicinati a questo mondo per la prima volta, mentre il 37,6% è già da anni che è immerso in questo settore.
Che tipo di cosplay hai realizzato?
Chi, come me, frequenta le fiere e gli eventi nerd/cosplay, sicuramente già avrebbe saputo dare una risposta a questa domanda, che però ho voluto porre per comprendere se il mio punto di vista fosse corretto. Quello che abbiamo potuto comprendere è che la quasi totalità dei cosplayer interpreta personaggi tratti da anime, videogame, serie tv e via discorrendo, mentre solo l’8,5% realizza costumi original e steampunk.
Quanti soldi hai investito nel cosplaying?
Questo grafico è davvero molto bello perché mostra la grande diversità che rappresenta il mondo del cosplaying e dei suoi partecipanti. La maggior parte dei cosplayer ha investito fra i 50 e i 100 €, un prezzo che, per i più esperti, è piuttosto basso e spesso sufficientemente per 1-2 cosplay, sia se realizzati da sé che comprati.
Caratteristiche dei cosplayer italiani
Quello che abbiamo potuto comprendere dall’analisi dei dati è che circa il 70% degli intervistati ha interpretato 1 o più cosplay. I costumi che vanno per la maggiore sono quelli tratti da personaggi realmente esistiti e le cifre più investite sono piuttosto basse, da 0 a 100 euro.
Pensieri sul Cosplay
In quest’ultima parte del sondaggio abbiamo voluto comprendere tutte le diverse sfaccettature di questo mondo così vario e complesso. Abbiamo posto alcune domande per andare a sviscerare i pensieri dei cosplayer e degli appassionati, per comprendere cosa davvero sia il cosplay in italia e quali siano i pensieri di chi appartiene a questo mondo. Quello che ne è risultato è molto interessante.
Pensi che sia giusto che alle fiere e agli eventi i cosplayer abbiano degli sconti?
Ebbene si, com’era piuttosto ovvio la maggior parte degli intervistati ritiene corretto che i cosplayer siano agevolati con sconti e riduzioni nelle fiere. Quasi il 40% dei votanti è fermamente convinto di questo e in totale è il 76,6 % a ritenerlo corretto.
Perché? Perché le fiere e gli eventi traggono un grande guadagno da tutti i cosplayer che vi partecipano, poiché è grazie a loro se giungono molti visitatori. Spesso, inoltre, i cosplayer comprano i biglietti senza poi vivere pienamente le fiere, perché impegnati a vivere il proprio personaggio. Pensate a un Lucca Comics senza cosplay: sarebbe orribile, vero?
E infatti migliaia di visitatori si recano al Lucca proprio per viverne l’atmosfera e per vedere tutti i meravigliosi cosplay che gironzolano per le strade. Per questo in molti ritengono sia corretto essere agevolati economicamente.
Credi sia bello/giusto modificare personaggi di film e anime, ad esempio rendendoli zombie o steampunk?
Personalmente adoro tutti coloro che riescono a dare un tocco di originalità ai propri personaggi, senza però snaturarli. Sono in molti a credere lo stesso, e infatti il 78,7% apprezza le trasformazioni ai cosplay. Modificare un personaggio e trasformarlo nella sua versione zombie o steampunk è spesso considerato positivo, un elemeno di valore apprezzabile.
Più del 20%, però, ritiene che questo comportamento sia errato, perché va a snaturare quello che è il personaggio.
Un cosplayer che ha comprato ogni singolo accessorio del suo costume può definirsi tale?
I cosplayer sono solitamente divisibili in due diverse categorie: i “DIY”, ovvero coloro che realizzano tutto interamente da soli, magari acquistando qualche accessorio o abito piuttosto complicato da realizzare, e coloro che invece acquistano ogni singola componente dei loro costumi.
Sono entrambi cosplayer? Si.
Questo perché, come abbiamo visto all’inizio, fare cosplay non significa semplicemente travestirsi dal proprio personaggio preferito, ma vi è anche una grande componente che potremmo definire “teatrale”. Il personaggio va interpretato, ne vanno imitati i gesti, i modi di fare e di comportarsi: è questo a fare di qualcuno un vero cosplayer.
I cosplayer che realizzano tutto a mano e i cosplayer che invece acquistano vestiario e accessori sono da ritenere cosplayer allo stesso livello?
Questo è il grafico più strano di questo sondaggio e rappresenta nel modo più assoluto le diverse sfaccettature di questo mondo. Personalmente ritengo che i due tipi di cosplayer non andrebbero paragonati, perché chi realizza da sé i propri costumi merita, personalmente, più di chi semplicemente li indossa e interpreta.
Dietro ad un costume può esserci il lavoro di più di un anno, ci sono ore di studio, tentativi falliti, tagli, ustioni e sudori. Per me un cosplayer che realizza interamente da sé il cosplay è di un’altra categoria, ma questo pensiero è solo del 40% delle persone.
Un altro 20% non sa bene cosa pensare, mentre un altro 20% ritiene che i due tipi di cosplayer siano da valutare in egual modo.
Credi sia giusto realizzare il cosplay di un personaggio di una serie/anime/film/videogioco che non si è mai visto?
Ormai mi considero un cosplayer da parecchi anni e no, per me non è assolutamente corretto. Non si può interpretare un personaggio solamente per la sua estetica, perché si perde il senso del cosplaying, si perde l’interpretazione.
Eppure questo è un pensiero non molto comune, il quale è probabilmente condiviso da chi fa cosplay da più tempo.
Cosa ne pensi del crossplay, ovvero dell’interpretare un personaggio del sesso opposto?
Il crossplay è una pratica sempre più frequente nel mondo del cosplaying, che vede l’interpretazione di personaggi del sesso opposto al proprio. Questo è particolarmente frequente con personaggi molto carismatici e apprezzati da ambo i sessi. Personalmente non apprezzo questa pratica, poiché già è difficile interpretare personaggi del proprio sesso, opposto sarebbe praticamente impossibile.
Nonostante questo più del 60% è particolarmente favorevole a questa corrente del cosplay, e ad esserne contrarti sono solamente il 17%.
Quanto credi che l’aspetto fisico debba influenzare la scelta del cosplay da realizzare?
Eccoci alle tre domande più scottanti del sondaggio, ovvero quelle riguardanti l’aspetto fisico del cosplayer. Con questa prima domanda abbiamo voluto cercare di comprendere quanto l’aspetto di una persona debba influenzare la sua scelta nel cosplay da realizzare.
Il 27% ritiene che non ci si debba far influenzare dal proprio aspetto fisico, poiché grazie al trucco, alle parrucche, ai costumi e agli accessori si riuscirà ad assomigliare in ogni caso al proprio personaggio preferito. Il 73,1 % invece crede che, in maniera più o meno marcata, la scelta debba essere posta anche in base al proprio aspetto.
Va anche detto che in un ambiente competitivo scegliere un personaggio a cui si assomiglia potrebbe essere favorevole, ma in ogni caso realizzare un cosplay di un personaggio che più o meno ci assomiglia ci agevola sia per quanto riguarda il trucco che per i costi.
Credi che sia giusto che una persona sottopeso realizzi il cosplay di un personaggio sovrappeso?
Il 31,8% degli intervistati ritiene scorretto o insensato che persone sottoposo realizzino cosplay di personaggi sovrappreso, mentre il restante 68,2% non trova alcun fastidio in questo. Di per sé è infatti semplice realizzare il cosplay di un personaggio più robusto, semplicemente andando ad inserire anche un’imbottitura, ma il risultato potrebbe essere non dei migliori.
Credi che sia giusto che una persona sovrappeso realizzi il cosplay di un personaggio sottopeso?
Un grafico particolare, ma che in realtà è più o meno identico a quello ottenuto analizzando le risposte alla domanda antecedente. Cosa significa questo? Significa che il 33,8% è apertamente contrario al fatto che una persona in sovrappeso realizzi un cosplay di un personaggio più magro (il 2% in più dei voti ottenuti sopra), il 28,4% è indeciso e il 37,5% è invece favorevole.
Perché così tante persone sono sfavorevoli o non si sbilanciano riguardo a ciò? Perché spesso chi è in sovrappeso e realizza cosplay di personaggi più longilinei, finisce per ottenere un risultato ridicolo, poiché il tutto stona notevolmente. Fare cosplay, però, significa interpretare un personaggio che si stima, che si ama, e per questo il cosplayer dovrebbe essere sostenuto anche nel realizzare un cosplay di un personaggio molto più magro.
Credi sia corretto interpretare un personaggio di etnia diversa dalla propria, ad esempio un cinese o uno di colore?
A quanto pare secondo la stragrande maggioranza dei cosplayer, interpretare personaggi di etnia diversa dalla propria è più che corretto. Questo significa che in molti ritengono una barriera maggiore la taglia dei pantaloni piuttosto che il colore della pelle.
Quanta importanza ha il trucco nel cosplaying?
Il trucco è uno degli elementi del cosplaying che i neofiti tendono a sopravvalutare o addirittura a non tenere minimamente in considerazione, eppure il 99 % degli intervistati ritiene che il trucco abbia una grande importanza in questa arte.
Credi che i ragazzini che indossano costumi da unicorno/stitch/pikachu siano considerabili cosplayer?
Purtroppo molti, soprattutto i ragazzi più giovani (con una grande predominanza femminile) si ritengono cosplayer semplicemente perché indossano i pigiami da unicorno, da Pikachu o Stitch, noti anche come Kigurumi.
Mi spiace deludervi ma no, secondo la maggior parte delle persone, non siete cosplayer.
Che cosa significa per te il cosplaying?
Eccoci giunti alla fine di questo studio, per il quale abbiamo intervistato più di 1600 interessati di tutte le età. Abbiamo cercato di scoprire quali sono le caratteristiche comuni del cosplay e quali sono i pensieri dei cosplayer a riguardo, ma ora vogliamo concludere in maniera leggermente diversa.
L’ultima domanda che abbiamo posto serviva infatti per scoprire che cosa significare essere e fare cosplay per un cosplayer. Abbiamo ricevuto migliaia di risposte e qui di seguito ne trovi una piccola selezione.
“Cosplaying per me è travestirsi, ma non solo, è interpretare un personaggio che mi piace e divertirmi nel farlo, che abbia realizzato tutto da sola o in compagnia.”
“Sentirmi libera e leggera, priva di preoccupazioni e felice perché penso che almeno per un giorno non sarò giudicata da altri per come sono.”
“Essere qualcuno che nella realtà non potrei essere. Conoscere persone con i miei stessi interessi senza essere considerata una bambina.”
“Poter essere almeno per un giorno il tuo eroe preferito, colui che ammiri o semplicemente qualcuno che ti rispecchia e con il quale ci si sente legati.”
“Il cosplay è vestire i panni di un personaggio che si ama o che semplicemente ci attira. Una maniera per scoprire lati di sé e per divertirsi. Odio il fatto che molta gente sia troppo fissata con i propri canoni tanto da insultare chi fa cosplay differentemente.”
“Il cosplaying è un arte che permette alle persone normali di diventare eroi evadere dalla realtà e rifugiarsi in qualcosa di più bello e reale perché non ostante ci sia la finzione di ricreare un personaggio ce la realtà del rapporto con le altre persone.”
“È una pratica molto divertente e che sviluppa l’immaginazione. Tutti hanno sempre voluto dare vita a quei personaggi di anime, cartoni animati o film/serie tv, e questo è un modo per farlo. Riuscire a diventare per poco un personaggio tanto amato è un’esperienza bellissima, che non dovrebbe essere considerata infantile per nulla. Ci si può letteralmente trasformare in qualcun altro.”
“È un modo che ho per esprimere il fatto che amo il mondo degli anime e dei manga (anche dei cartoni e fumetto occidentali ovviamente) e mi piace un sacco vestirmi come i miei personaggi preferiti ( anche se finora ho fatto solo due cosplay e maschili anche se sono una ragazza) e se devo essere sincera mi sento più a mio agio in cosplay che vestita normalmente. Inoltre fare cosplay ti permette di conoscere gente fantastica e nelle fiere ti puoi confrontare con gli altri cosplayer sui vari metodi da utilizzare per esempio per un’armatura o un’arma… Poi la soddisfazione che provi quando hai completato il tuo cosplay e ti guardi allo specchio e pensi “cavolo ce l’ho fatta sono soddsfatta e fiera di me.”
“Libertà, esternarsi dal mondo reale, attivare la mente, creatività. Cosplay significa dimostrare le proprie capacità, che sia nel cucito o nella realizzazione di armi e accessori.”
Grazie a questa ricerca sul fenomeno del cosplay in Italia abbiamo analizzato e scoperto i pensieri che caratterizzano questo mondo e sono emersi molti argomenti interessanti. E tu cosa ne pensi? Cosa significa per te essere un cosplayer e quali sono i tuoi pensieri rispetto a questi risultati? Faccelo sapere qui sotto nei commenti!