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Recensione de Il pugnale dei Poeti: il volo del gheppio di Chiara Zanini

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Recensione Il pugnale dei poeti il volo del gheppio di Chiara Zanini

Noi lettori di fantasy ci siamo avvicinati e innamorati di questo genere grazie alla magia e alle emozioni positive che questa riesce a infonderci. Con i primi libri fantasy abbiamo iniziato a sognare e immaginato mondi e luoghi inesistenti dove poter impersonare i nostri personaggi preferiti. Ci siamo immaginati elfi, maghi e stregoni, e ci siamo immaginati lanciare incantesimi o castare anatemi e maledizioni. Tutte sensazioni che ci hanno scaldato il cuore e che ci hanno fatto desiderare di perderci ancora di più in queste letture.

Ecco, le stesse identiche emozioni le ho provate leggendo Il volo del gheppio, primo volume della saga high fantasy italiana Il pugnale dei poeti, scritto da Chiara Zanini ed edito Lumien, un romanzo che assolutamente non mi aspettavo ma che mi ha fatto bene e mi ha fatto riscoprire il piacere della lettura. Un romanzo intriso di magia, che non potrà affascinarvi e riempirvi di stupore.

La trama de Il volo del Gheppio

Il pugnale dei poeti il volo del gheppio libro fantasy italianoNel Regno delle cinque capitali vige la pace da ormai oltre mille anni. Il continente ospita i Poeti, maghi stanziali in un villaggio che utilizzano il proprio potere per creare opere d’arte con i materiali più effimeri e leggeri. A fissare nel tempo le loro opere di acqua, polline e sabbia sono i Sigillatori, colori che li accompagnano e che rendono immortali le loro creazioni. Una nuova minaccia, però, incombe. Un esercito minaccioso, guidato da donne, sta distruggendo e saccheggiando i villaggi per scovare e rapire i Poeti, alla ricerca di un segreto del quale neppure gli stessi Poeti sembrano essere a conoscenza. Almeno non Auren, il protagonista, che si troverà a fuggire da Palin insieme a Gylleal, il suo Sigillatore, e Iria, una peperina figlia del capo villaggio, per scampare alle grinfie delle streghe. Ma dove trovare rifugio? E, soprattutto, cosa si nasconde dietro alla magia dei Poeti?

Un high fantasy dalle calde tinte cozy

I lettori accompagnano l’insolito trio fra i villaggi del Regno delle cinque capitali, un mondo ben caratterizzato e descritto in modo vivo e dinamico, mentre la minaccia incombe alle loro spalle. Il viaggio è quello classico degli high fantasy, ricco di magia, mondi incredibili e tanti ostacoli. Eppure, nonostante il pericolo, nonostante la malvagità di questo nuovo nemico, ne Il volo del gheppio si respira aria di casa. Il primo volume di questa saga è immerso in un’atmosfera accogliente, calda e rilassante. Le emozioni qui la fanno da padrona, benché non manchino scene epiche e scontri di grande impatto.

Sarebbe un high fantasy classico, ma nel modo di scrivere e nella costruzione delle scene c’è qualcosa di originale e insolito, qualcosa che, per certi versi, sfocia nel cozy. L’autrice è riuscita a distanziarsi in tutto, scrivendo un libro che è un vero e proprio inno alla narrativa fantasy più classica, quella de Il signore degli Anelli, di Shannara e de La ruota del tempo.

Un sistema magico affascinante perno della storia

Quello che fin dalle primissime pagine del libro convince maggiormente è il sistema magico, basato sull’unione perfettamente equilibrata fra arte e magia. È insolito, affascinante, suggestivo, e si presta benissimo alle atmosfere e alle scene de Il pugnale dei Poeti. Da questo libro traspare tutto l’amore per il fantasy e per la magia dell’autrice, un amore che non possiamo esimerci dal provare a nostra volta. In questo libro la magia è tanto affascinante quanto potente, e questo lo capirà sulla propria pelle Auren, il protagonista, che si troverà a scoprire segreti che nessuno sembra conoscere. Il potere dei Poeti nasconde qualcosa di grosso e lui lo inizierà a comprendere non appena la sua magia gli permetterà di fare qualcosa che un Poeta non dovrebbe essere in grado di fare. Qualcosa che supera i limiti della sua magia.

Da quel momento in poi inizia il suo percorso alla scoperta di sé stesso e del vero potere dei Poeti.

Un romanzo di formazione scritto con una penna semplice e magica

In questo romanzo troviamo tanti tropi dell’high fantasy, come quello del prescelto e della profezia, e troviamo tante tematiche che emergono dalle parole dell’autrice, soprattutto quella dell’amicizia. Il volo del gheppio, però, resta soprattutto un romanzo di formazione con ambientazione fantasy. Ogni personaggio, anche quelli secondari, sono combattuti da un conflitto interno ed esterno e si trovano costretti a dover cambiare e crescere, a sfidare se stessi, a mettersi in gioco, a maturare. La loro natura verrà stravolta e per riuscire ad andare avanti dovranno prendere scelte che mai si sarebbero aspettati.

La strada da fare è tanta, tortuosa e in salita, ma è la penna di Chiara Zanini a livellarla e a renderla più semplice per tutti, soprattutto per i lettori. Perché questo libro ha il potere di essere divorato. L’autrice abbandona ogni forma ampollosa e pesante del genere, abbracciando uno stile pulito, semplice ed elegante, adatto anche ai più giovani (target 14+). Le pagine scorrono senza accorgersene e in men che non si dica si scopre di aver finito il libro, rimanendo con una grandissima voglia addosso di continuarlo, di sapere di più.

Un primo libro davvero promettente ed entusiasmante che non posso che consigliare, una storia tanto forte e travolgente quanto lineare, con un sistema magico che vi lascerà senza parole. Che dire: non vedo l’ora che esca il sequel!

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