Per citare qualcuno: “HO ASPETTATO A SUFFICIENZA! PER 12 ANNI! AD AZKABAN!”.
Era il lontano 2007 quando arrivò tra le mie mani “Kingdom Hearts 2”, un regalo da parte dei miei genitori per il diploma di terza media. Tutta felice, inserii subito il CD nella Playstation e lo feci partire: dopo mezz’ora di gioco, non avevo più un cervello che funzionasse correttamente.
Eh sì, perché, come molti di noi sanno, la saga di Kingdom Hearts, a livello temporale è una delle saghe più complesse che esistano: non solo a causa della distanza cronologica di uscita dei vari titoli (il primo è del 2002, l’ultimo capitolo uscirà il 29 gennaio 2019 in Italia), ma anche per la quantità di eventi che accadono tra capitoli “ufficiali” e capitoli spin-off, secondari e film.
Proprio per questo, in onore anche dell’uscita imminente del tanto atteso Kingdom Hearts 3, ultimo episodio della saga di Ansem/Xehanort/Terranort/Xemnas, sono qui per stilare una lista dei vari capitoli in ordine cronologico, con un accenno di trama (cercando per quanto possibile di essere riassuntiva) per tutti coloro che vorrebbero iniziare a giocare a questa favolosa saga (e per quelli che, dopo tutto questo tempo, si sono dimenticati cos’è successo fin qui).
Tenterò di limitare gli spoiler al minimo indispensabile, laddove ce ne fossero scriverò [spoiler] e andrò a capo per nasconderlo.
Iniziamo.
La cronologia della saga di Kingdom hearts
Prima di iniziare è giusto che, per i poveri novellini che vogliono avventurarsi alla scoperta di questa meravigliosa saga, io chiarisca un paio di cose: l’ordine di uscita dei giochi e l’ordine cronologico.
Sono, infatti, due cose nettamente differenti e questo è spesso causa di un gran mal di testa.
Ordine di uscita dei videogiochi:
- Kingdom Hearts (2002);
- Kingdom Hearts: Chain of Memories (2004);
- Kingdom Hearts 2 (2005);
- Kingdom Hearts: Coded (2008);
- Kingdom Hearts: 358/2 (2009);
- Kingdom Hearts: Birth By Sleep (2010);
- Kingdom Hearts: Dream Drop Distance (2012);
- Kingdom Hearts χ (2013);
- Kingdom Hearts Unchained χ (2015);
- Kingdom Hearts 0.2: A fragmentary Passage (2017)
- Kingdom Hearts χ Back Cover (2017);
- Kingdom Hearts 3 (2019).
Ordine cronologico degli eventi:
- Kingdom Hearts χ – Unchained χ – Back Cover (2017);
- Kingdom Hearts: Birth By Sleep (2010);
- Kingdom Hearts 0.2: A fragmentary Passage (2017);
- Kingdom Hearts (2002);
- Kingdom Hearts: Chain of Memory (2004);
- Kingdom Hearts: 358/2 (2009);
- Kingdom Hearts 2 (2005);
- Kingdom Hearts: Coded (2008);
- Kingdom Hearts: Dream Drop Distance (2012);
- Kingdom Hearts 3 (2019)
Per facilitare le cose (!), prima per PS3 e poi per PS4 sono state create delle collector edition che riassumono gli eventi in ordine cronologico (più o meno. Diciamo che ci hanno almeno provato) e non più di uscita (tutti i titoli sono in versione Final Mix, ovvero corretta e migliorata):
- Kingdom Hearts 1.5 (contiene KH, KH Chain of Memory e il filmato di KH 358/2);
- Kingdom Hearts 2.5 (contiene KH2, KH Birth By Sleep e il filmato di Coded);
- Kingdom Hearts 2.8 Final Chapter Prologue (contiene KH Dream Drop Distance, 0.2 e il filmato di Back Cover).
- Genere: Gioco di ruolo
- Goditi la grafica nitida, le...
- Un'ottima magica esperienza...
Inoltre, per PS4 è stato pubblicato “The Story So Far” che contiene 1.5, 2.5 e 2.8.
Adesso possiamo iniziare. Spero che vi siate preparati del buon ibuprofene per il mal di testa.
La storia di Kingdom Hearts: una battaglia tra luce e oscurità.
Kingdom Hearts χ – Kingdom Hearts Unchained χ – Kingdom Hearts χ Back Cover
In ordine di uscita, questi tre titoli sono i più recenti, rispettivamente 2013, 2015 e 2017.
I primi due sono giochi per cellulare, inizialmente annunciati come distinti dalla trama principale e poi invece dichiarati canonici (Nomura, maledetto). La differenza tra Kingdom Hearts χ e Kingdom Hearts Unchained χ è che quest’ultimo ha una storia più completa e capillare, che cerca di sviscerare più a fondo i problemi della Guerra dei Keyblade avvenuta in un tempo storico indefinito e cercando di dare più senso anche ai personaggi che faranno poi parte dell’Organizzazione XIII.
- Piattaforma: PlayStation 4
- Include nuovi mondi: Toy...
- Genere del gioco: azione,...
Il terzo, invece, è un film di circa un’ora che avviene in parallelo con i due giochi e che contestualizza la lotta tra le cinque fazioni in cui i possessori del Keyblade sono divisi.
La trama è la seguente: in un tempo che non si riesce a capire quanto nel passato sia (orde di scienziati stanno lavorando per capire il susseguirsi spazio-temporale degli eventi della saga), ad Auropoli, città popolata da possessori del Keyblade che vengono addestrati dai cinque Maestri (Invi, Gula, Ira, Aced e Ava), il protagonista si trova coinvolto nell’inizio di quella che sarà la devastante Guerra dei Keyblade.
Pur cercando disperatamente di fermarla, il nostro eroe si trova a combattere con l’oscurità e con mostri che la incarnano e si rende lentamente conto di come sia inevitabile che i suoi compagni e i suoi maestri arrivino a uno scontro che si preannuncia come il peggiore di sempre.
Dietro le quinte, intanto, i cinque maestri tentano di comprendere la profezia che ha scritto il Maestro dei Maestri per cercare di fermarla, ma il sesto di loro, Luxu, in possesso di quasi tutte le risposte che cercano gli altri, è sparito per adempiere al dovere che il Maestro dei Maestri gli ha affidato, proteggendo una cassa dal contenuto misterioso e un Keyblade che possiede l’occhio dello stesso Maestro.
Tutto si conclude con la fine della Guerra dei Keyblade, ma la storia è in continuo aggiornamento e lentamente si vanno a sommare personaggi “secondari” che popoleranno poi anche i capitoli successivi (tra cui, appunto, i protagonisti dell’Organizzazione XIII).
Kingdom Hearts Birth By Sleep
Capitolo uscito per PSP e PS3 nel 2010, è un prequel/spin-off dei capitoli principali della saga.
La sua peculiarità risiede nello stile di gioco, che vede la storia strutturarsi su tre filoni contemporanei e coincidenti (avevate dubbi che la storia potesse essere lineare?) che seguono le avventure dei protagonisti, ovvero Aqua, Terra e Ventus.
Siamo circa dieci anni prima rispetto alle avventure di “Kingdom Hearts”, il primo capitolo ufficiale della saga, e nella Terra di Partenza Aqua e Terra si preparano al loro esame come Maestri del Keyblade, guidati da Maestro Eraqus e affiancati da Maestro Xehanort [che comunque, io ancora non capisco come ci si possa fidare di uno che ha lo sguardo di un killer psicopatico, nda].
Durante il loro esame, Terra viene manipolato da Xehanort (ma va’? E dire che sembrava tanto una brava persona, con quel cipiglio per niente inquietante) e questo dà il via alla scissione tra i tre amici, che si ritroveranno a dover comprendere da che parte stare, se nella Luce o nell’Oscurità, e cercheranno di capire qual è la loro missione e quanto il loro legame sia forte.
[Spoiler]
Alla fine, questo capitolo punta a darci risposta alla domanda su come sia nato il giovane Xehanort (sì, ce ne sono due. No, non sto scherzando) e sul perché Sora, Riku e Kairi siano possessori del Keyblade e come siano connessi con Ventus, Terra e Aqua.
In questo episodio, inoltre, si pone il primo tassello che va a comporre il quadro del cuore di Sora, dando senso all’esistenza di Roxas.
NDA: stiamo tutti aspettando il momento in cui Vanitas incontra Sora e Roxas incontra Ventus. Altro che il meme di Spiderman che indica uno Spiderman!
Kingdom Hearts 0.2: A Fragmentary Passage
Questo capitolo fa parte della collezione 2.8 delle remastered per PS4 ed è uscito nel 2016. Si collega direttamente a “Kingdom Hearts 3”, è un capitolo che ha lo scopo di funzionare da passaggio tra “Birt By Sleep”, “Kingdom Hearts 1” e “Kingdom Hearts Dream Drop Distance”.
[Spoiler]
Dopo che Aqua è caduta nell’oscurità, il suo cammino per raggiungere la luce la porta a dubitare di sé stessa e dei suoi amici.
L’incontro con Topolino le permette di sapere che fuori dal Regno Oscuro la battaglia per la vittoria della luce sta andando avanti, in modo da recuperare abbastanza speranza da sacrificarsi per salvare Riku e dare la possibilità a Sora di chiudere la porta che collega i due regni.
Kingdom Hearts
2002: viene lanciato “Kingdom Hearts” su PS2 da Tetsuya Nomura.
Pur essendo il quinto in ordine cronologico, questo è ufficialmente il primo titolo uscito della saga, primo anche nel suo genere dato che univa due mondi poliedrici, complessi e affascinanti come i mondi Disney e quelli di Final Fantasy.
Questo fu un esperimento (ben riuscito, direi) che in molti, come ha poi ammesso anche Nomura, avevano sottovalutato e considerato stupido, al punto che la cantante Utada Hikaru, incaricata di scrivere la canzone di apertura del gioco, titubò moltissimo prima di accettare il ruolo a causa della paura di fare un flop.
Mi domando se, in quegli anni, chi iniziò subito a giocare a “Kingdom Hearts” si sarebbe mai immaginato che in realtà quel primo capitolo, con protagonisti un quattordicenne, Paperino e Pippo, sarebbe stato in futuro solo il primo di una serie famosa in tutto il mondo.
La trama era semplice: Sora, Kairi e Riku sono tre ragazzini che vogliono fuggire dalla propria isola per cercare di capire da dove provenga Kairi, trovata sulla riva del mare quando era bambina.
Una notte, durante una tempesta, i tre ragazzi vengono divisi e per Sora, il nostro protagonista, inizia una lotta contro il tempo e l’oscurità per ritrovare i suoi due amici e per riuscire a sconfiggere i cattivi Disney, guidati da Malefica, che tentano di conquistare l’Universo utilizzando gli Heartless.
- Piattaforma: PlayStation 4
- Include nuovi mondi: Toy...
- Genere del gioco: azione,...
Di mondo Disney in mondo Disney, Sora comprenderà che dietro alla superficie si nasconde un piano più complesso e pericoloso che mai e dovrà prendere una decisione importante al fine di salvare il mondo.
[Spoiler]
Abbiamo pianto tutti quando Sora decide di cadere nell’oscurità per liberare il cuore di Kairi, comunque. Ammettiamolo.
Kingdom Hearts: Chain of Memories
Uscito nel 2004, diretto sequel di “Kingdom Hearts”, per Game Boy Advance e PS2.
Questo titolo ha, per quanto mi riguarda, l’impostazione di lotta più difficile da capire che abbia mai utilizzato, che sfrutta una serie di azioni da fare utilizzando delle carte che ci verranno date dai vari personaggi durante il gioco.
Ammetto che ho fatto una fatica immane per finire le due run, con Sora e con Riku, senza prendere in mano il calendario per tirare giù tutti i santi.
[Spoiler]
Finito il primo viaggio con Paperino e Pippo, Sora è ancora alla ricerca di Riku e di Re Topolino, e si imbatte in Pluto che tiene in bocca una lettera dello stesso Re.
Seguendolo, i tre si ritrovano (va beh, in un modo un po’ incomprensibile) in un Castello, nel nulla, e decidono di entrare al suo interno dopo che una misteriosa figura ha detto parole criptiche a Sora.
Contemporaneamente, anche Riku (sempre un po’ a caso) si ritrova al Castello e i due devono affrontare, in parallelo, alcuni membri dell’Organizzazione XIII per riuscire a capire cosa stia succedendo e per quale motivo i loro ricordi stanno piano piano mutando per poi scomparire.
A mio parere, al di là del metodo di gioco, questo è il capitolo più fastidioso tra tutti: tra la prima versione del gioco e la versione remastered fatta per la collector edition 1.5 ci sono molte differenze e alcune di queste hanno senso solo a posteriori, se si sono giocati tutti gli altri capitoli fin lì (che a questo punto sono sei).
Kingdom Hearts 358/2
Ah, i feels!
Nomura qui si è superato, anche se è palese che questo titolo sia stato pensato in un secondo momento, a causa della fama che Roxas e Axel hanno riscontrato grazie a “Kingdom Hearts 2”.
“Kingdom Hearts 358/2” è uscito nel 2009 per Nintendo DS e punta a dare risposte alla domanda: cos’è successo a Roxas da quando è nato a quando si svolgono gli eventi di “Kingdom Hearts 2”?
La storia si svolge nei 358 giorni (e mezzo) in cui Roxas ha lavorato per l’Organizzazione XIII, partendo dal momento in cui Xemnas gli ha dato il nome sulle spiagge del Regno dell’Oscurità fino a quando, dopo aver litigato con Axel, il ragazzo finisce tra le mani di un Riku/Ansem e viene imprigionato nella Crepuscopoli virtuale da Diz.
[Spoiler]
Xion. Dolce, cara, innocua, triste Xion. Ti prego, torna in “Kingdom Hearts 3”, abbiamo sofferto tutti come dei cani quando ti sei sacrificata per il bene di Sora.
Kingdom Hearts 2
Oh, molto bene. Adesso sono riuscita a farvi capire perché iniziare a giocare a questa saga da qui sia stato un caos?
Partendo dal presupposto che questo gioco ha probabilmente uno dei tutorial più lunghi di sempre, che dura per tutto il tempo in cui comanderemo Roxas e non Sora, comunque arrivati fin qui siamo all’ottavo capitolo e io ho pensato più e più volte di essere impazzita perché non stavo capendo assolutamente niente della storia.
Comunque, questo titolo uscì per PS2 nel 2005 ed è quello a cui sono più affezionata e su cui ho passato più ore. Orgogliosamente, aggiungo anche che è l’unico che ho platinato e completato al 100% in tutte e quattro le difficoltà della serie FinalMix+.
La storia parte descrivendo l’ultima settimana di vita di Roxas a Crepuscopoli e i macchinamenti di Diz dopo che ha iniziato a collaborare con Naminé per ristabilire i ricordi di Sora.
Da qui, sempre viaggiando di mondo Disney in mondo Disney, la storia torna in mano a Sora, che dovrà continuare il suo viaggio alla ricerca di Re Topolino e Riku e, nel frattempo, iniziare a capire la sua vera importanza all’interno del piano di Xemnas per conquistare Kingdom Hearts.
[Spoiler]
Nessuno si ricorda di Xion, simbolo di due cose: la prima, che Nomura l’ha creata solo per 358/2; la seconda, che alla Square Enix lavorano un sacco di persone sadiche che si divertono a vederci soffrire facendo star male Axel e Roxas.
Cacchio, la scena sulla torre di Crepuscopoli quando i due si dicono addio…
…scusate, ho bisogno di un fazzoletto.
Kingdom Hearts: Coded
Non so davvero cosa dire di questo titolo.
Uscito nel 2008 per Nintendo DS, la storia in realtà non va ad aggiungere molto ai titoli precedenti e, onestamente, neanche ai successivi.
Come per 358/2, anche Coded nelle nuove collector edition è diventato un film di un’ora e la storia cerca semplicemente di ricostruire i ricordi di Sora e di ciò che è avvenuto durante il tempo trascorso al Castello dell’Oblio.
Basta.
Davvero, basta.
Kingdom Hearts Dream Drop Distance
Io mi sono immaginata i produttori del gioco, fatti come pigne, che, negli uffici di Square Enix a un certo punto raggiungevano l’illuminazione: sapete cosa manca a questo caos?
Viaggi nel tempo.
E tutti gli altri che rispondevano “Cazzo sì!”.
Uscito per 3DS nel 2012, “Kingdom Hearts Dream Drop Distance” riesce a fare ciò che non pensavo fosse possibile, ovvero rendere ancora più incasinato un gioco che già di per sé risultava quasi incomprensibile.
Dopo gli avvenimenti di tutti i capitoli precedenti, Sora e Riku devono sostenere l’esame per diventare Maestri del Keyblade (perché mai, poi, non s’è capito. Salvare due volte il mondo a quanto pare non è bastato). Quindi vengono addormentati e spediti all’interno dei Mondi Dormienti per imparare a risvegliarli, così da poter risvegliare anche tutte le persone assopite da salvare per poter poi combattere contro Xehanort/Xemnas/Ansem/eccetera…
[Spoiler]
Ci ritroviamo, alla fine del gioco, davanti a tredici Xehanort diversi, e questo fa aggiungere un costo importante a quello del videogioco: quello di una scatola di paracetamolo per il mal di testa.
Comunque, il ritorno di Axel è stata una delle cose che noi fangirl abbiamo più apprezzato dalla saga, grazie Nomura.
Riassunto: HO ASPETTATO PER DODICI ANNI. AD AZKABAN.
(Dai no, è una bella saga, dico davvero. La amo).
- Piattaforma: PlayStation 4
- Include nuovi mondi: Toy...
- Genere del gioco: azione,...