I Platform Games hanno davvero bisogno di presentazione?

Ah, che ricordi. Tutti, o quasi, abbiamo giocato, almeno una volta, ad uno di essi, che fosse su PC, su Playstation, su Nintendo…

E quasi tutti abbiamo pianto e maledetto gli schemi semi-impossibili che ci facevano impazzire per riuscire a completare i livelli al 100%.

Ogni console ha le sue punte di diamante per quanto riguarda i Platform: casa Nintendo ha Super Mario e i suoi mattoncini, Sony ha Crash Bandicoot e le sue sfide improbabili per raggiungere le gemme (sì, sto parlando con te “Slippery climb”), Microsoft ha Assassin’s Creed (per quanto questo sia considerabile Platform)…

E il PC?

Oramai, il computer ha in buona parte sostituito le console da gaming, un po’ perché tutti abbiamo un PC, e questo ci permette di spendere meno in videogiochi, e un po’ perché è più poliedrico (siamo onesti nell’ammettere che praticamente tutti abbiamo sfruttato i simulatori per poter giocare a quei titoli che, altrimenti, le nostre povere tasche non avrebbero potuto permettersi).

In suo onore, oggi vediamo quali sono considerati i 10 miglior platform game per PC.

Breve storia dei Platform games

Letteralmente, Platform games significa “giochi a piattaforma”: fanno parte di questa categoria tutti i videogiochi che si basano sul superamento dei vari livelli grazie a piattaforme sospese (e qualsiasi altro tipo di appiglio, come le liane di Donkey Kong) che vengono utilizzate al fine di evitare gli ostacoli posti sul percorso.

Nel 1980 circa furono fatte le prime sperimentazioni, e il videogioco considerato ufficialmente il primo platform fu “Space Panic” (arcade). Nonostante ciò, il più famoso rimane “Donkey Kong” di casa Nintendo, del 1981, che ha portato i platform games nell’Olimpo dei videogiochi preferiti dagli utenti.

I 10 migliori Platform Game per PC

Disclaimer: questa lista si basa prevalentemente su una media fatta osservando i vari rank dei videogiochi nei siti più quotati per quanto riguarda il gaming e sono relativamente recenti. C’è, però, una nota di gusto personale nella scelta dei titoli inseriti.

10. Spelunky

Spelunky Platform Games

Esplorare grotte e caverne alla ricerca di un tesoro magnifico: questo fa uno Spelunker, ovvero l’anonimo protagonista di questo platform per PC, sviluppato da Derek Yu e pubblicato nel 2008.

Scopo del gioco, attraversare le insidie sotterranee per trovare lo scrigno dei tesori, superando i vari nemici, dai più comuni come i pipistrelli al Tristo Mietitore, personaggio che appare se si rimane fermi per troppo tempo in un singolo stage.

Tutto, nel mondo di Spelunky, è distruttibile, e per questo completare il gioco risulta complesso, ma sicuramente soddisfacente per i videogiocatori appassionati di platform game.

Particolarità: tutti i livelli sono generati randomicamente, di modo da rendere l’esperienza in Spelunky il più completa possibile per gli utenti.

9. Rayman Legends

Rayman Legends Platform Games
Rayman Legends Platform Games

Lo so, lo so, Rayman Legends viene prima di tutto rilasciato su Wii U, nel 2013.
Nonostante questo, viene considerato, in modo piuttosto uniforme, uno dei migliori platform portato su PC (ha mediamente un voto di 87/100 nei siti di gaming italiani e stranieri).

Quinto gioco della saga di Rayman, seguito diretto di “Rayman Origin”, Rayman Legends vede nuovamente il nostro eroe scomponibile alle prese con il salvataggio del mondo, a rischio anche a causa degli incubi del Sogna Bolle (Polokus, per i nostalgici giocatori degli anni Novanta).

Come sempre, Rayman dovrà utilizzare i suoi poteri per poter andare su e giù nei vari livelli e raggiungere posti irraggiungibili senza una buona dose di dimestichezza da parte del giocatore.

La sua abilità di poter usare i capelli (o le orecchie?) per planare è la punta di diamante di tutte le avventure della serie, che distingue il nostro protagonista da molti altri protagonisti dei vari platform game.

Particolarità: alla fine di ognuno dei sette mondi, l’ultimo livello è un livello musicale in cui fare azioni andando a tempo con le canzoni. Questi livelli sono 12: i primi sei come conclusione dei mondi e altri sei, nel mondo “La festa dei morti gaudenti”, che sono esattamente gli stessi ma in 8-Bit.

8. Trine (saga)

Trine

Siamo nel luglio del 2009 quando esce “Trine”, il primo titolo della sua saga, terzo videogioco pubblicato da Frozenbite (i primi due sono gli “Shadowgrounds”).

Trine è un platform e, così come i suoi successori, basa la sua storia sulle avventure di diversi personaggi interscambiabili durante i livelli, per permetterci di superare i vari ostacoli imparando a sfruttare al meglio le abilità dei protagonisti (una ladra, un mago e un guerriero).

Trine si compone di ambientazioni fantasy, con colori che si prefiggono di rendere le atmosfere più magiche possibili.

Globalmente, “Trine 2” viene considerato il miglioramento di “Trine”, in quanto gli sviluppatori hanno cercato di giocare sui punti di forza del primo titolo con lo scopo di massimizzare l’esperienza dei videogiocatori.

Particolarità: “Trine” è un titolo giocabile anche in multiplayer on-line e anzi viene consigliato di farlo proprio per godersi appieno tutta la storia e tutti i livelli e non perdersi niente per strada.

7. Super Meat Boy

Super Meat Boy

Eh sì: “Super Meat Boy” ha sorprendentemente scalato le classifiche dei miglior platform per PC, con il suo protagonista decisamente anti-vegano e i suoi livelli quasi impossibili.

Era il 2008 quando Edmund McMillen sviluppò “Met Boy”, che ebbe un successo tale da portarlo ad essere contattato da Nintendo e Microsoft per portare il gioco su console

Nel 2010, “Super Meat Boy” viene rilasciato per PC e Xbox, diventando famosissimo sia per la particolarità dei suoi personaggi (Meat Boy, Bandage Girl, Brownie) ma soprattutto per la difficoltà quasi impossibile dei suoi schemi (“Super Meat Boy” è in tutto e per tutto un rage game).

La storia segue Meat Boy, impegnato a salvare la sua fidanzata Bandage Girl dalle grinfie di Dr.Fetus, che per qualche ragione l’ha rapita e tenta in tutti i modi di ostacolare il nostro eroe, anche con nemici piuttosto fastidiosi (Brownie è adorabile, ma un po’ troppo… odorabile)

Particolarità: DR.FETUS È ISAAC?!

6. Guacamelee!

Guacamelee!

Anche qui, ci troviamo di fronte a un ibrido: “Guacamelee!” e “Guacamelee! 2” sono entrambi titoli per PS, ma il loro successo li ha fatti arrivare in grande stile anche su PC.
DrinkBox Studios rilasciò “Guacamelee!” nel 2013 e il titolo ha avuto da subito un grande successo.

La storia è quella di Juan, un ragazzo messicano innamorato di Lupita, che viene ucciso da Calaca, il quale rapisce anche la sua amata.

Per ritrovarla, Juan riesce a tornare in vita e a diventare un Luchador, con l’obbiettivo di sconfiggere i sottoposti di Calaca al fine di arrivare fino a lui e salvare Lupita.

Il gioco ha due finali, che si basano sulla quantità di sfere magiche recuperate nel corso del gioco.

La dedizione con cui Juan cerca di ritrovare Lupita è il punto di forza del primo capitolo, e “Guacamelee! 2” riparte dal finale positivo di “Guacamelee!” proprio per dare risalto al rapporto tra i due ragazzi (il finale normale, infatti, è autoconclusivo e non prevede un sequel)

Particolarità: Polli. Polli ovunque. Luchador polli, polli con poteri sovrumani, polli.

5. Mark of the ninja

Mark of the ninja

Nel 2012, Klei Enterteinment rilasciò “Mark of the ninja” per tutte le piattaforme Microsoft (Xbox360, Xbox Live Arcade e Windows).

Il videogioco è un platform stealth-oriented, ovvero predilige le azioni fatte silenziosamente, di modo da non farsi vedere dai nemici che sono in agguato in ogni angolo, pronti ad attaccarci.

La storia inizia quando il dojo del clan Hisomu viene attaccato da misteriosi guerrieri. Il protagonista è senza nome e viene risvegliato da Ora, una ninja che sarà con lui poi durante tutto il game-play.

Utilizzando dei tatuaggi che aumentano la prestanza di chi decide di farsi tatuare, ma altresì ne causano la pazzia, il protagonista cercherà di sconfiggere tutti i nemici per riuscire a capire cos’è successo al dojo, vendicandosi verso chi li ha attaccati.

Questo titolo riesce ad unire platform, stealth, action e una trama davvero avvincente e convincente, che fino al finale, anche qui dipendente dalle scelte del giocatore, lascia con il dubbio di capire chi sia dalla parte dei buoni e chi dei cattivi.

Barcamenandosi in ambientazioni buie, piene di suspense e silenzio, il nostro scopo sarà quello di combattere contro la pazzia… sempre se non ne soccomberemo prima.

Particolarità: uccidere, terrorizzare, essere killer silenziosi, sono tutte tattiche che ci faranno guadagnare punti. Non importa quanto tu sia buono: “Mark of the ninja” ti porterà a ricrederti su tutto ciò che hai considerato “giusto” finora.

4. Braid

Braid Platform Game
Braid Platform Game

“Braid” è un videogioco del 2008, rilasciato su Xbox e poi su Windows, sviluppato da Jonathan Blow.

La storia ci è, in realtà, molto familiare: impersoniamo Tim, un uomo che cerca di salvare la propria principessa da una minaccia, inizialmente non ben definita, saltando su piattaforme, cercando di giocare col tempo al fine di raggiungere il nemico e riportare la principessa a casa.

In qualche modo, detta così la trama può ricordare un “Super Mario” per PC, ma in realtà questo videogioco nasconde ben altro: come “Mark of the ninja”, anche qui, proseguendo con la storia, ci rendiamo conto del fatto che la realtà non è come la si inquadra all’inizio e lentamente, leggendo i libri che troviamo sparsi per i vari livelli, ricostruiamo una verità ben più inquietante di quanto non sembri.

Il finale viene deciso in base al numero di stelle che il giocatore riesce a recuperare durante la storia, ma questo non cambia il terrore che si cela dietro alla ricerca della principessa.

Particolarità: La gestione del tempo, che ricorda vagamente “Prince of Persia”, che ci permetterà, a un certo punto della trama, di poter decidere il futuro della storia anticipando le mosse degli altri personaggi al fine di sbloccare uno dei finali alternativi.

3. Ori and the Blind Forest

Ori and the Blind Forest Giochi Plastform
Ori and the Blind Forest Giochi Plastform

Moon Studios, 2015 (ci avviciniamo molto ad oggi, quindi): “Ori and the Blind Forest” viene rilasciato su PC> e Xbox.

“Ori and the Blind Forest” ha un gameplay in 2D e uno stile fantastico e cartoonesco, basato su palette di colori tra il verde e il blu.

Sono proprio le sue atmosfere ad averlo reso uno dei più bei giochi platform in circolazione: il gioco è un classico platform puzzle, con Ori, uno spirito guardiano bianco, che parte con Sein, una piccola sfera di luce, per riuscire a ristabilire l’equilibrio della foresta dove vivono, crollato dopo un cataclisma di cui scopriremo le cause durante la storia.

Ma sono proprio le atmosfere fiabesche a creare intorno a “Ori and the Blind Forest” una storia decisamente toccante e dolce.

Particolarità: “Ori and the Blind Forest” ha vinto diversi premi tra il 2015 e il 2016 e la ricezione positiva avuta tra gli utenti ha dato la spinta per far sviluppare il seguito, “Ori and the Will of the Wisp”, previsto per il 2019 (come annunciato durante lo scorso E3).

2. Oddworld: New ‘N’ Tasty!

Oddworld New 'N' Tasty!

Abe: era il 1997 quando conoscemmo per la prima volta questo alieno buffo, goffo e strano, impiegato modello nonostante la sua palese incapacità sociale. E tutti lo abbiamo amato, proprio per la sua simpatia.

Negli anni Novanta, “Oddword: Abe’s Odissey” ebbe gran successo su PS1, anche grazie alla fluidità del suo gameplay, cosa che al tempo non trovò rivali (abbiamo tutti amato “Tomb Raider”, ma la grafica e le cutscene erano piuttosto rozze, siamo sinceri), portando alla creazione di diversi sequel e, tra il 2014 e il 2015, al remake “Oddworld: New ‘N’ Tasty!” per tutte le console esistenti.

Anche questo remake, come molti altri negli ultimi anni, cerca di riportarci indietro puntando sulla nostalgia di noi “vecchietti”, cresciuti a pane e videogiochi, e direi che anche a questo giro ci riesce benissimo: ritrovare Abe, i suoi mugolii (viene chiamato labbra-cucite), la sua lotta contro i Glukkon è una botta di malinconia che raramente ho provato giocando altri titoli.

Le differenze ci sono, come la possibilità di selezionare la difficoltà di gioco, che cambierà alcuni parametri di Abe, ma nonostante questo la storia è rimasta pressappoco la medesima, nella nostra lotta al salvataggio dei Mudokon, prima che finiscano uccisi e mangiati.

Particolarità: benché il “Good ending” sia considerato il canonico, avendo dei sequel che lo confermano, “Oddworld: Abe’s Odissey” è stato uno dei primi videogiochi, se non il primo in assoluto, ad avere due diversi finali in base alle nostre azioni. Il “Bad ending” vi farà piangere, per davvero.

1. Crash Bandicoot ‘N’ Sane Trilogy

Crash Bandicoot 'N' Sane Trilogy

Ebbene sì, un titolo di casa Sony la fa da padrona, per quanto mi riguarda, in questa classifica.

Non sono riuscita ad evitare di inserire questo titolo nella lista dei “10 migliori platform game per PC”, perché, per come la vedo, è uno dei migliori platform mai creati, e il fatto che la remastered sia stata portata anche su PC nel 2017 è solo un miglioramento di quello che è uno dei più bei titoli degli anni Novanta.

Non per il suo protagonista, un buffo marsupiale un po’ scemo che cavalca cinghiali e orsi polari; non per i suoi nemici, estremamente creativi nelle loro mosse, anche se estremamente ingenui per quanto riguarda la scelta dei propri collaboratori; neanche per la ricerca di casse che ci permettono di accedere alle gemme bianche.

No: “Crash Bandicoot ‘N’ Sane Trilogy” è IL platform game per eccellenza soprattutto per le side-quest che ci vedranno impegnati a scalare montagne scivolose (sto ancora parlando con te, “Slippery climb”) senza mai poter morire, a cercare di trovare i portali nascosti che ci teletrasportano in livelli altrimenti introvabili, a finire gli schemi entro un tempo limite per riuscire a conquistare reliquie di vario genere, e chi più ne ha più ne metta.

“Crash Bandicoot ‘N’ Sane Trilogy” è divertente, creativo e mai noioso: tutti noi abbiamo iniziato a imprecare nei suoi ponti sospesi e nei suoi livelli al buio, fin da quando “Naughty Dog” portò Crash su PS1 nel 1996.

Crash Bandicoot - PC
  • La trilogia con il mitico...

Le migliorie apportate rendono l’esperienza con questa trilogia più coinvolgente che mai, permettendoci di legare con Coco, personaggio non giocabile negli anni Novanta se non in alcuni schemi selezionati di “Crash Bandicoot: Warped”, e di apprezzare al meglio le buffe mosse di Crash, che ci intratterranno quando saremo fermi in pausa o in attesa.

Particolarità: AkuAku dice qualcosa di somigliante a “Rutabaga”, o almeno così ha dichiarato Naughty Dog, un suono, insomma, che non vuol dire niente.

 

Questa era la mia lista dei 10 migliori Platform Games per computer. E voi, che ne pensate? Siete d’accordo? Non siete d’accordo? Fateci sapere quali sono i vostri videogiochi preferiti di questo genere qui sotto!

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Andrea Chiara Baldi
(Quasi ex) studentessa universitaria, ho fatto della scrittura e della passione per il mondo nerd un lavoro. Leggo da quando riesco a ricordare, rubavo i fumetti ai miei fin da quando avevo cinque anni e sono cresciuta a Dylan Dog, Playstation e tanta ignoranza. La mia pacatezza la si vede ogni volta che sento qualcuno parlare di "Zelda" riferendosi a Link e io inizio a gridare frasi sconnesse in cui si può riconoscere un "SICHIAMALINKSUINOIGNORANTE!". Nel tempo libero, mi ingozzo di serie tv, film, anime e un sacco di pop corn

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