Partiamo da un presupposto: cos’è Batman Ninja?

Questo film d’animazione del 2018 è uno dei progetti più creativi, ispirati e particolari prodotti dalla Warner Bros. Animation, una visionaria pellicola d’animazione che immerge Batman e Arkham in un calderone di cliché, strutture e aspetti puramente caratteristici delle animazioni e dei fumetti giapponesi. Nessun Elseworld (una storia ambientata in un universo alternativo), nessun What If?, ma una storia “reale” che attraverso un macguffin ci permette di osservare Batman dal punto di vista del paese del Sol Levante.

Batman Ninja è, infatti, diretto da Junpei Mizusaki, regista giapponese impostosi dopo la trasposizione animata di Le bizzarre avventure di JoJo: Stardust Crusader, sceneggiato dall’incredibile Kazuki Nakashima, noto per la scrittura di Gurren Lagann e Kill la Kill, e poi rivisto da Leo Chu e Eric Garcia per la versione americana, e animato dallo Studio Kamikaze Douga. Come se non bastasse, il film è musicato da Yugo Kanno e vanta il nome di Takashi Okazaki come character designer, che con il suo tratto distintivo alla Afro Samurai confeziona un prodotto visivamente potente e dallo spirito unicamente orientale.

Sono questi i presupposti fondamentali che bisogna conoscere per poter guardare Batman Ninja e godere appieno della sua visione.

Batman Ninja Trama

Questo titolo di puro intrattenimento può risultare dissacrante e alienante per i più fedeli, ma approcciandolo per quello che è, ovvero un’interessante e visionario film che ci permette di comprendere quale sia l’idea di Batman insita nella mente del popolo Giapponese, risulta essere un film non soltanto godibile, ma molto apprezzabile, nonostante la sceneggiatura superficiale e più che mediocre, che non permette al film di spiccare, non quanto avrebbe avuto il potenziale di fare.

Batman Ninja inizia con un agguerrito scontro nel manicomio criminale di Arkham fra Batman e Gorilla Grodd, supercriminale dalla super intelligenza, durante la quale il Cavaliere Oscuro tenta di fermare Grodd dall’avviare una macchina del tempo da lui creata. Prima che Batman riesca a impedirglielo, Grodd riesce ad attivare la macchina e a trasportare indietro l’intera isola di Arkham, e i suoi folli e spietati abitanti, indietro nel tempo, precisamente in piena epoca feudale giapponese. Il Cavaliere di Gotham giunge con due anni di ritardo, ritrovandosi in un Giappone scandito da un contesto ben poco dissimile da Batman: Terra di nessuno, crossover del 1999. L’intero paese è governato da un regime dittatoriale nel quale i più forti sono riusciti a strappare lembi di terra e potere. Qui, in questo Giappone medievaleggiante, i più temibili avversari di Batman governano porzioni del paese, sottostando ad un unico Lord, il quale governa grazie alla paura e al potere: il Joker.

Batman, a questo punto, non avrà altra possibilità che allearsi con la resistenza, nata per fronteggiare i pericolosi e folli despoti e controllata da Selina Kyle, Catwoman, e allenare un gruppo di combattenti per fronteggiare il Pinguino, Poison Ivy, Due Facce, Deathstroke e l’ultima più terribile minaccia, Joker.

La trama, di per sé lineare e ben poco originale, si dipana in modo poco intelligente e mal scritta, ma sempre ricalcando e ricercando volutamente lo spirito nipponico del racconto e dell’animazione. Fin dai primi istanti si evince una struttura alla battle shonen tipica dei manga e anime giapponesi, e durante lo sviluppo del film lo spettatore ha modo di incontrare numerose citazioni al mondo orientale.

Batman Ninja Netflix

Fin dall’inizio gli sconti vengono illustrati e diretti come i più classici shonen, ricordando non poco i combattimenti in Naruto; poi si passa alle città meccaniche semoventi che tanto ricordano Il Castello Errante di Howl del genio di Miyazaki; e infine, in un climax di follia e pura nipponicità, il film si conclude con la sconfitta di una sorta di Megazord, come se lo spettatore si ritrovasse catapultato in una puntata dei Power Rangers.

Elementi irreali, stupefacenti e molto sopra le righe per un film su Batman, ma sempre giustificati, seppur in modo piuttosto fragile, e ben integrati. Se visti con l’occhio giusto, sono questi alcuni dei più grandi punti di forza del film e che lo inquadrano più come tributo al personaggio della DC Comics che come film da prendere sul serio. All’epicità di queste scelte e agli scontri fra Megazord si oppone però una trama troppo debole e confusionaria, che spesso cade nel non-sense e in escamotage al limite dell’imbarazzante, lasciando stranito e deluso lo spettatore.

C’ha pensato Takashi Okazaki a far esplodere Batman Ninja e a confezionare un prodotto che è una vera e propria goduria per gli occhi, un titolo dalla piacevolezza unica e dalla bellezza visiva quasi senza pari. Il film ha infatti alcuni dei disegni più belli di tutta la storia dell’animazione orientale e occidentale e ogni personaggio vanta un design sublime, elaborato e, per quanto sopra le righe, sempre coerente alla sua caratterizzazione. Perché se è pur vero che la trama fa acqua da tutte le parti, i disegni sono un vero e proprio capolavoro che riempie il cuore,e gli occhi, di bellezza.

Joker Batman Ninja Cartone

Takashi, attraverso la collaborazione di un ispirato Studio Kamikaze Douga, ci regala illustrazioni splendide dai toni color pastello che ricamano sullo schermo una composizione a dir poco perfetta, rafforzando l’atmosfera narrata dagli sceneggiatori.

Un film d’animazione stupefacente, che grazie al suo tratto rende spettacolare e godibile ogni suo momento, benché la storia fragile e dissestata non permetta allo stesso di spiccare e di ottenere il successo e l’approvazione che avrebbe potuto riscattare. In sintesi, Batman Ninja è un film che, se preso per quello che è, ovvero un titolo di intrattenimento con il quale i giapponesi hanno voluto ritrarre la loro idea di Batman, contestualizzandola allo storytelling del Sol Levante, risulta ben più che promosso, nonostante un occhio critico e oggettivo non possa che ritenerlo ben sotto la linea della sufficienza, a causa della trama troppo al di sotto dell’enorme e fenomenale comparto grafico!

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Gianluca Fiamma
Fingo di non aver compiuto trent'anni da un po'. Da oltre dieci anni racconto il mondo nerd ed esploro la cultura POP. Ho studiato narratologia e sceneggiatura e sono un appassionato di giochi da tavolo. Lavoro come blogger e marketer per diverse realtà internazionali.
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